22 mag — 30 giu 2015 presso la Galerie Stephen Hoffman a Munich, Germany
Monaco di Baviera, 19 Maggio 2015 – Francesco Bosso, artista fotografo e interprete del paesaggio e della natura selvaggia in b/n, presenta per la prima volta in Germania, presso la Galleria Stephen Hoffman di Monaco di Baviera, l’intenso lavoro fotografico “GOLDEN LIGHT”, un’immersione figurativa nel paesaggio islandese con cui l’Artista ha stretto una sintonia alchemica.

“Golden Light” è una sintesi estrema del lavoro realizzato da Francesco Bosso in Islanda nel corso del 2012-2013: un dialogo di preziose intonazioni che si esprime nel rigore sacrale dell’atmosfera, nei volumi plastici delle montagne, nella densità oleosa dell’acqua, come se tutto fosse mercurio che trattiene la luce, irradiando riflessi metallici e raggi solarizzati durante quei lunghi crepuscoli incantati, a tratti dorati, quella magia che si rinnova in quei luoghi nel periodo compreso tra giugno e agosto e a cui l’Artista voluto rendere omaggio. Lo stesso titolo si è imposto da sé, naturalmente, ad esprimere la particolare condizione di luce incontrata, una luce che esprime un apice modellante, diventa materia solida che profila i volumi del paesaggio, al punto da rendere il colore una somma epidermica e muscolare.

L’Islanda è una terra da sogno unica al Mondo, dove la natura, più che in qualsiasi altro posto, fa sentire la sua possente presenza, sfoggiando la sua Arte di plasmare paesaggi straordinari con il ghiaccio e con il fuoco. Già al poeta Giacomo Leopardi non sfuggì tutto questo, ambientando il suo “Dialogo della Natura e di un Islandese” proprio in questa terra, in cui la natura è concepita come una forza assoluta e immensa in cui l’uomo non occupa che un posto trascurabile.

Anche ora la situazione non è molto differente, la presenza umana non è che una piccola marginale comparsa nel grande spettacolo che ogni giorno la natura mette in scena.

Da queste opere emerge chiara la filosofia di Francesco Bosso: “Il Paesaggio è una visione dove uno stato d’animo e un’atmosfera si fondono”. L’intento è di rendere visibile attraverso la fotografia “l’intimità del luogo” entrando in relazione con esso. Racchiudere in un’immagine un frammento di realtà, catturare lo scorrere del tempo e rendere visibile l’invisibile, a volte offrendo anche dettagli di paesaggi non identificabili.

I soggetti si spogliano della loro apparente natura e svelano il mistero della forma pura.

“Studio e mi interrogo costantemente sull’utilizzo del medium fotografico, esplorandone i confini e provando a varcarli, così la fotografia diventa lo strumento per tradurre le idee e le visioni in qualcosa di tangibile. Vorrei che la mia fotografia oltre al mero piacere estetico fine a se stesso, offra stimoli alla mente, non necessariamente legati alla nostra esperienza, e che sappia sviluppare la visione conscia quanto inconscia del volto nascosto del mondo che ci circonda”, ha raccontato Francesco Bosso.

Fonte: wsimag.com