“WATERHEAVEN”, Solenne Bellezza di WALTER GUADAGNIN 

” Acque placide, spesso immote, talvolta trasformate in pura campitura astratta, ad evidenziare una volontà di connettere due diversi ma non inconciliabili approcci alla natura: da un lato la sua trasformazione in pura ed eterea luminosità – che finisce per eliminare persino la linea dell’orizzonte, e qualsiasi elemento contingente dal cielo; dall’altro la percezione del reale legata sempre alla materia, alla sua concretezza fisicamente esperibile. In queste fotografie, dunque, si fa immagine il concetto stesso di fluidità, di divenire, che è stato anche alla base di alte riflessioni filosofiche e che qui si misura con la solidità delle porzioni di terra che costituiscono l’altro indubbio protagonista di queste scene.
Si stagliano da soli, talvolta, dominando la composizione, autentici totem naturali quando ripresi in primissimo piano, più domestiche apparizioni quando si affacciano all’orizzonte, sorta di sculture o di giardini sospesi sull’acqua, apparizioni di sovrannaturale grazia unita però a una non minore stabilità, dove risulta evidente un’ulteriore matrice iconografica, di stampo orientale, che costruisce il senso sul vuoto anziché sul pieno (14,26,29).
Oppure, vivono come personaggi sul palcoscenico costruito per l’appunto dalla superficie marina, ognuno con la propria conformazione, con la propria identità, verrebbe quasi da dire, salvo che nel caso di due fotografie in chiusura del volume, dove la nebbia impedisce la lettura della singola forma e trasforma le rocce in apparizioni fantasmatiche, in disegni la cui consistenza è pari a quella della luce, e non a quella della materia di cui sono fatte. E’, insomma, un autentico gran teatro del mondo, dal quale l’uomo è necessariamente escluso, invitato a guardare quale e quanta meraviglia esista ancora sulla terra, e a rendersi conto di quanto essa vada rispettata e preservata. Poiché, paradossalmente, oggi non è più possibile vedere una tale bellezza senza pensare al rischio che sta correndo l’umanità: non, dunque, un’estetizzazione del reale è quella che emerge da queste fotografie, ma una presa di coscienza, esplicitata attraverso il linguaggio dell’arte. Affinché anche i nostri eredi possano godere di una “solenne bellezza”. ”

WATERHEAVEN”, Solemn Beauty by WALTER GUADAGNIN  (engl): 

” Calm waters, often immobile, at times transformed into a purely abstract flat grounds to highlight a determination to connect two different but not incompatible approaches to nature: on the one hand its transformation into pure and ethereal luminosity – which in the end eliminates even the horizon line and any incidental element in the sky; on the other hand the perception of the real that is always bound to matter, to its physically demonstrable concreteness. In these photographs, thus, what becomes the image is the very concept itself of fluidity, of becoming, which was also at the root of high philosophical reflections and which is measured against the solidity of the portions of Earth that represent the other unquestionable protagonist of these scenes. They stand out alone at times, dominating the composition, authentic natural totems when they are shot in the very near foreground, or more domestic apparitions when they appear on the horizon, like sculptures or gardens hanging over the water, apparitions with a supernatural grace that is however combined with a no less important stability, in which another iconographic matrix, of oriental stamp, that constructs the meaning on emptiness rather than on fullness becomes evident (14,26,29). Or alternatively they live like characters on a stage built precisely on the marine surface, each one with his own structure, one might almost say, except in the case of two photographs at the end of the book, in which the mist makes it impossible to interpret the individual form and transforms the rocks into phantasmal apparitions, into designs in which the substance is equal to that of the light, and not to that of the matter of which they are formed. It is, in short, an authentic great theatre of the world, from which man is necessarily excluded, invited to look at what and how much marvel still exists on Earth, and to become aware of just how much this deserves to be respected and preserved. Because, paradoxically, nowadays it is no longer possible to see such beauty without thinking of the risk that mankind is running: thus it is not a beautifying of the real that emerges from these photos, but a dawning realisation expressed clearly by the language of art. So that even our successors may enjoy a “solemn beauty”.

Size cm 30 x 30
Hard cover – printed March 2019
Foreword by Walter Guadagnini
Text  Francesco Bosso
31 plates black & white
Publisher SILVANA EDITORIALE
Language: English, Italian
ISBN 978-88-366-4338-7
Signed copy by the author